sabato 30 maggio 2009

Tokyo Design Festa - Parte 2



Ecco le altre immagini catturate da Naomi, con cui sono stato al Design Festa. Naomi è una fra i tanti giapponesi che studiano italiano per poter apprezzare meglio il nostro paese quando lo visitano. L'ostacolo oltre il quale in molti si fermano di studiare è la coniugazione dell'imperfetto (ancora prima del congiuntivo), oppure, sempre dopo aver conosciuto questi simpatici verbi, decidono di mollare tutto e partire per l'Italia, per frequentare una scuola di lingua. Naomi si è arresa al congiuntivo perché ha trovato più utile rispolverare l'inglese, ma sono certo che abbia le competenze linguistiche anche per mandare qualcuno a quel paese, col classico garbo orientale.
Sono poco presente ultimamente, ed essere l'ultimo della classe non mi aiuta a sfruttare al meglio il tempo libero, ma sto anche pensando a qualche novità, ad esempio di iniziare a scrivere anche in giapponese. Ad tale proposito vorrei riportare tre degli Haiku che ho inventato durante una lezione meno noiosa del solito.
Gli Haiku sono dei brevi componimenti poetici formati da tre versi di cinque, sette e ancora cinque sillabe. Sono poesie molto semplici che evocano le immagini suggestive della natura o del cambio delle stagioni.
Un esempio celebre è il seguente, scritto da Matsuo Basho:
古池や蛙飛びこむ水の音 - Nel vecchio stagno una rana si tuffa. Rumore d'acqua.

Ecco invece i miei, che non traduco in italiano anche perché... non so più leggerli! ( oltre ad essere palesemente scarsi):
洗濯のしゅうかん臭い、ひきこもり。
休火山のような危険、片思い。
春の日彼女のおしっこ雪の上。






venerdì 22 maggio 2009

Tokyo Design Festa - Parte 1



Sabato e Domenica si è tenuto al Tokyo Big Sight il Design Festa. Come già si intuisce dal nome si tratta di un evento internazionale in cui gli artisti provenienti da ogni parte del mondo possono esporre i propri lavori originali, noleggiando uno stand. Non soltanto pittori, scultori o illustratori, sono i benvenuti anche ballerini, musicisti, cuochi, ingegneri, animatori e anche ragazze robot. Per arrivare al Tokyo Big Sight, che è il centro per le esposizioni internazionali, si può prendere il treno funicolare che costeggia l'affascinante baia di Tokyo. Ad accogliere i visitatori della Festa c'è una enorme sega piantata nel prato, che sembra quasi dire:" preparatevi alle stramberie che vedrete". E in effetti dei 2600 chioschi presenti di bizzarrie ne ho viste a bizzeffe. Tra i migliori: delle ragazze che suonavano una ninna nanna schiaffeggiandosi le natiche (!!!), una ragazza che guidava un calamaro robot (foto), un ragazzo che realizzava ombrelli a forma di katana, e un'altro che vendeva magliette su cui potevi giocare a qualcosa di simile al subbuteo. In questo caso le immagini valgono più delle parole: benvenuti al Design Festa!

sabato 16 maggio 2009

Venerdì a Ginza



Ginza è il quartiere dello shopping, dei ristoranti e dei negozi di lusso. Non è un caso che in alcuni punti ricordi via Monte Napoleone o via Della Spiga a Milano. Ed è questo uno dei motivi per cui sono stato a Ginza solo una volta, immagino. Ammirare i negozi di Prada, Dolce e Gabbana, Gucci, Armani, Tod's non ha alcun fascino su di me. Preferisco andare in qualche parco o a curiosare tra le meraviglie dei supermercati. A Ginza, come in altri luoghi, al primo piano sottoterra dei più grandi centri commerciali si trova il settore dedicato esclusivamente al cibo. Dimenticatevi l'immagine classica e familiare di una qualsiasi Coop, questi piani sono creati esclusivamente per stupire le vista e soddisfare l'appetito grazie ai tanti negozietti che li compongono. Sa va dai mastri cioccolatai ai sopraffini compositori di Bento (ormai sapete cosa sono), da chi produce dolci tipici giapponesi, a chi prepara frullati, frappè e ceste di frutta. I prezzi non sono mai elevati, proprio la frutta è un' eccezione. Ecco ad esempio un melone ad un impensabile prezzo di 150 euro. Bello, non trovate?


In uno di questi paradisi del ventre, il Mitsukoshi, ho comprato un Daifuku, un dolce giapponese di cui vado ghiotto ultimamente che consiste in uno strato esterno fatto di riso gommoso, il mochi, e uno interno di fagioli dolci frullati. Come sensazione ha la consistenza di una big babol e il gusto delle castagne arrostite un po' insipide. Per mangiarlo mi sono spostato al parco Hibiya, che si trova poco lontano da Ginza. Ecco il parco di Hibiya e un tipico ristorante italiano della zona.


Piccola curiosità: se avessi scritto il titolo di questo post giapponese sarebbe stata chiara la mia intenzione di parlare di ricchezza perché suonerebbe un po' così: "il giorno dell'oro (venerdì) nella zona dell'argento (Ginza)".

lunedì 11 maggio 2009

Vivere in GuestHouse



Qualche settimana fa qui ho parlato della mia esperienza nel vivere con due diverse famiglie giapponesi. Da un mese ad oggi invece ho scelto di provare la GuestHouse, ossia la casa dello studente. Le differenze con quelle italiane sono ovviamente molte, a partire dai prezzi non esattamente convenienti rispetto ai normali appartamenti, al fatto che le giapponesi non crollano quando la terra ha il batticuore. Di solito sono gli stranieri, i gaijin, a scegliere di vivere in GuestHouse perché è immediato trovare una sistemazione. Tuttavia non è difficile che ce ne sia una a maggioranza autoctona, dove ad esempio ora vivo.
Stare qui è un po' vivere come i figli dei fiori: c'è chi cucina, chi lava i piatti, chi prepara i dolci (eccomi!), chi suona la chitarra e perfino chi mette i dischi in camera. Si condividono la doccia e i servizi, che non sono il massimo dell'igiene possibile, ed è certo che d'estate gli insetti vengano in stanza a ballare la lambada, ma non è impossibile tollerare questi difetti, soprattutto quando si organizza una festa nella stanza di qualcuno. Sabato ho dato un "italian party" nei miei dodici metri quadri e mezzo, e ad una imprecisata ora della notte mi sembrava di aver contato circa undici persone, me incluso ( e sapete bene che non sono solito bere alcolici). Penso di aver scoperto un vantaggio nel vivere seduti a terra. Ho cucinato crema pasticcera per dieci, ma secondo la buona tradizione che ho inaugurato per i miei Bento, non l'ho immortalata perché mi dimentico di fotografare quello che cucino quando c'è la possibilità che sia molto buono. Mi avvento senza riflettere a mangiare e quando pulisco la bocca soddisfatta con un fazzoletto penso che ho fatto un torto alle vostre papille gustative. Ecco però due recenti Bento a base di pesce!

私の作ったお弁当だよ!

martedì 5 maggio 2009

Golden Week



Mi sono appena reso conto che volevo scrivere rigurdo la Golden Week, la settimana di vacanze per eccellenza giapponese, ma essendo oggi il 5 Maggio la Golden Week è già passata! Cosa si celebra di così importante da permettere ai nostri stacanovisti del salario di concedersi una pausa di quattro o cinque giorni? Semplice:

29 Aprile - Festa del periodo Showa;

3 Maggio - Festa della Costituzione;

4 Maggio - Festa del Popolo, Festa del Verde;
5 Maggio - Festa dei Bambini.
E il primo Maggio? Come il giorno di Natale è riconosciuto come festività, ma non si celebra ufficialmente, quindi nel calendario non è segnato di rosso. Riuscite ad immaginare il 25 Dicembre colorato di un banalissimo e snellente nero?
Dal momento che sono pochi i periodi di vacanza prolungata, molti approfittano della Golden Week per viaggiare, anche all'estero.Chi invece non dispone delle giuste cifre per allontanarsi può godere delle bellezze della metropoli con qualche migliaio di anime in meno. Io ero già pronto a sperimentare una fase Hikikomori, ossia l'essere isolati in stanza oziando senza dignità, quando ho ricevuto l'invito per un pic-nic al sempre interessante parco Yoyogi. A quando il tempo di studiare?