sabato 16 maggio 2009

Venerdì a Ginza



Ginza è il quartiere dello shopping, dei ristoranti e dei negozi di lusso. Non è un caso che in alcuni punti ricordi via Monte Napoleone o via Della Spiga a Milano. Ed è questo uno dei motivi per cui sono stato a Ginza solo una volta, immagino. Ammirare i negozi di Prada, Dolce e Gabbana, Gucci, Armani, Tod's non ha alcun fascino su di me. Preferisco andare in qualche parco o a curiosare tra le meraviglie dei supermercati. A Ginza, come in altri luoghi, al primo piano sottoterra dei più grandi centri commerciali si trova il settore dedicato esclusivamente al cibo. Dimenticatevi l'immagine classica e familiare di una qualsiasi Coop, questi piani sono creati esclusivamente per stupire le vista e soddisfare l'appetito grazie ai tanti negozietti che li compongono. Sa va dai mastri cioccolatai ai sopraffini compositori di Bento (ormai sapete cosa sono), da chi produce dolci tipici giapponesi, a chi prepara frullati, frappè e ceste di frutta. I prezzi non sono mai elevati, proprio la frutta è un' eccezione. Ecco ad esempio un melone ad un impensabile prezzo di 150 euro. Bello, non trovate?


In uno di questi paradisi del ventre, il Mitsukoshi, ho comprato un Daifuku, un dolce giapponese di cui vado ghiotto ultimamente che consiste in uno strato esterno fatto di riso gommoso, il mochi, e uno interno di fagioli dolci frullati. Come sensazione ha la consistenza di una big babol e il gusto delle castagne arrostite un po' insipide. Per mangiarlo mi sono spostato al parco Hibiya, che si trova poco lontano da Ginza. Ecco il parco di Hibiya e un tipico ristorante italiano della zona.


Piccola curiosità: se avessi scritto il titolo di questo post giapponese sarebbe stata chiara la mia intenzione di parlare di ricchezza perché suonerebbe un po' così: "il giorno dell'oro (venerdì) nella zona dell'argento (Ginza)".

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