mercoledì 29 agosto 2012

Ho proprio fame...ho voglia di un o-bento!



Salve a tutti, dopo una lunga assenza (dovuta alla malattia), eccomi qui oggi a parlarvi di qualcosa che sicuramente conoscerete e che avrete visto molto spesso in anime e manga, sopratutto quelli che sono stati trasmessi e stampati a cavallo degli anni 60', 70', 80' e 90'.
Ultimamente ne vedo molti meno nelle nuove pubblicazione di nuova generazione, d'altronde è normale anche in Giappone alcune abitudini posso cambiare, no?
Quello di cui vi parlerò oggi è il bento! :D bentō (お弁当 obentō).
Il bento è un cofanetto di forma rettangolare, ma ne esistono anche di molte altre forme, dove viene sistemato al suo interno del cibo. Solitamente il bento viene consumato a mezzogiorno  (昼ご飯 hirugohan). La scatola è divisa in piccoli scomparti, che possono essere di egual misura oppure di uno scomparto più grande e altri più contenuti. Ma credo che questo dipenda dai gusti e dall'utilizzo che se voglia fare. 
Viene raccolto in della stoffa insieme alle  ( hashi), quelle che noi conosciamo come le bacchette, il tutto viene presentato come un piccolo e grazioso sacchettino. Tutto in questo singolare e artistico oggetto viene disposto nella maniera più precisa e armonica possibile. Il cibo al suo interno, l'abbinamento delle hashi, il cibo e la tovaglietta che lo avvolge.
Le scatole bentō sono di vari materiali e dimensioni: possono essere di plastica usa e getta, di legno o metallo. Semplici, stampate, decorate oppure addirittura opere artistiche laccate e fatte a mano. Alcuni hanno uno scompartimento thermos, che contiene riso mantenuto caldo o misonormalmente utilizzato come bevanda per il pranzo al posto di acqua o tè.
Oggi ne esistono delle più disparate versioni, il più normale e originale bento è composto da riso ed okazu (diverse specialità di pesce, carne, verdure, onigiritempura, verdure cotte o marinate, tofu ed altri cibi varianti a seconda della stagione) accompagnati da una tazza di tè verde. 
Tutto disposto in deliziose forme tipicamente giapponesi. 
Ma ultimamente la moda ha sfiorato l'artistico.
Ci sono bento che riproducono personaggi di anime e manga: Hello Kitty, Totoro, piccoli animali graziosi e molto altro, ce ne sono un'infinità e tutti talmente carini da avere pena a mangiarli. Quest'ultimi tipi di bento, molto personalizzati, si chiamano kyaraben (キャラベン, abbreviazione che sta per "bento dei personaggi").
L'estetica del bentō è essenziale: esso viene dato ai bambini per portarli a scuola ed agli adulti in ufficio, ma anche ai picnic ed alle feste ( non so se avete presenti gli hanami, di solito nei pic nic sotto la fioritura degli alberi di ciliegio, i giapponesi sono soliti consumare il pasto con dei bento) . Perciò devono essere comodi, carini e pratici. In Giappone essi assumono anche valenze particolari, sentimentali. Spesso nei manga e negli anime le ragazze portano all'innamorato un bentō preparato a mano da casa, mentre il bentō consegnato al mattino dalla moglie al marito è un tenero modo di far capire che lei tiene a lui. Sebbene sia possibile trovare i bento in moltissimi luoghi in tutto il Giappone (negozi del risparmio, bentō shops (弁当屋 bentō-ya ), stazioni ferroviarie e negozi di quartiere), è ancora comune per le massaie giapponesi spendere molto tempo ed energie per preparare una confezione per il pranzo ben fatta per se stesse, i propri mariti e figli.

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