Oggi tomodachi vi racconterò dell’origine del mio amore per
il Giappone e tutti i suoi derivati.
Dedico questo mio ritaglio di scrittura a Sailor Moon.
Qui in Italia era il febbraio del 1995 e per la prima volta
sui canali della mediaset fece la sua comparsa Sailor Moon. Fu amore a prima
vista.
Iniziai a guradare l’anime da prima in maniera appassionata,
ma ancora molto superficiale ( avevo pure sempre 12 anni ^_^) , poi cominciai ad
approfondire tutto il mondo che circonada Usagi, la protagonista dell’anime,
che per motivi di censura qui in Italia divenne Bunny.
Scoprii che in Giappone le ragazze a scuola indossavno
uniformi alla marinaretta, scoprii i bento, scoprii le multicolore sale giochi
giapponesi... Non riuscii a rimanere indifferente nè a Usagi nè al suo mondo,
che improvvisamente colorò il mio.
Presi a disegnare Sailor Moon tanto, ma talmente tanto, che
ora mai saranno ben diciassette anni che la disegno e che mi è rimasta nel
cuore. Ma non è solo lei ad essermi rimasta dentro, anche tutti i personaggi
della saga di Sailor Moon sono tutti a modo loro fantastici; il galante Mamoru,
Ami con la sua intelligenza e timidezza, la matura Rei, la dolce e forte
Makoto, la bella e spiritosa Minako, l’impavida Haruka, l’elegante Michiru,
l’enigmatica Setsuna, la forza d’animo di Hotaru e per finire la piccola e
sensibile ( quanto la madre) Chibiusa.
Guardando l’anime e leggendo il manga non si può non
affezionarsi a tutti i personaggi, perfino i cattivi in quest’opera restano
comunque simpatici, sdrammatizzando le situazioni più serie, o lasciano un
romantico strascico di redenzione che solo Sailor Moon riesce ad estrapolare in
loro.
Il manga qui Italia ha fatto la sua comparsa nel giugno del
1995, poco dopo l’apparizione dell’anime in tv, sotto le edizioni Star comics,
composto da 49 piccoli volumi. Nella versione giapponese il manga è invece
diviso in 18 takuboon e pubblicato dalla casa editrice Kodansha sulla rivista
Nakayoshi.
In Giappone la versione originale è Sailor Moon (美少女戦士セーラームーン
Bishōjo senshi Sērā Mūn, letteralmente "la bella ragazza guerriera Sailor
Moon"), è un popolare anime e manga del genere mahō shōjo creato da Naoko Takeuchi all’inizio degli anni novanta
ed esportato in numerosi paesi esteri. La serie prende il nome dalla divisa
alla marinaretta, indossata dalle guerriere nella serie ( la sailor fuku) , che
è una rielaborazione della divisa scolastica femminile obbligatoria in molte
scuole giapponesi.
La serie getta le basi con il manga Codename: Sailor V, del 1991,
per poi nascere ufficialmente con il titolo Bishōjo senshi Sailor Moon, lo
stesso anno. La vera fama fu però raggiunta con la trasposizione animata,
uscita nel 1992 e diventata una fra le più note espressioni della cultura pop
giapponese del mondo, nonché uno dei maggiori successi dell'animazione
giapponese su scala planetaria degli anni novanta, presso il pubblico
infantile, adolescenziale e di giovani adulti appassionati di anime.
La serie anime è composta da cinque serie televisive (per un
totale di 200 episodi), tre film cinematografici e diversi special televisivi.
Dopo la conclusione della serie animata, Sailor Moon sfociò in una
trasposizione teatrale, Sailor Moon musical, e in una serie televisiva live
action, Pretty Guardian Sailor Moon. Come ogni altra serie di gran successo, la
saga di Sailor Moon ha ispirato e prodotto numerosi articoli da merchandising,
dai giocattoli ai videogiochi, dalla cancelleria scolastica fino ai prodotti
alimentari.
Nel 2010 la GP Publishing ha pubblicato la ristampa del manga
in 12 volumi, più uno di storie speciali, in più sta serializzando anche il
manga di Codename: Sailor V. Sempre nel 2010 anche la mediaset ripropose la
trasmissione dell’anime dopo la lunga battaglia dei diritti bloccati dalla
stessa Naoko Takeuchi.
Questa estate ai festeggiamenti commemorativi del ventenario
organizzato al Nikofare di Roppongi, è stato annunciato il progetto di un nuovo anime per l'estate del 2013.
Che dire, nonostante la nostalgia che ogni tanto Sailor Moon
mi procura, per me rivederla è come rincontrare una vecchia amica. Quella che
nonostante passino gli anni, lei rimane sempre la stessa e tu anche, è una
forma di certezza. D’altronde chi non ha sentito rassicurazione e forza
sentendo le parole di Sailor Moon. Sfiderei chiunque a dire di non sentirsi
come me quando si ritrova davanti l’immagine di Usagi. Ha volte riesce a darti
un coraggio che solo un personaggio del genere può generare, sia in un bambino
che in un adulto.
Ora nell’attesa della nuova serie animata, che si vociferia
sia molto più simile al manga, sia dal punto di vista del design che della
storia, vi lascio a entrambe le sigle, italiana e giapponese, e spero proprio
di esultare come non mai quando rivedrò la mia “amica Sailor Moon”.
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